SALUTE Farmacisti scontenti e clienti arrabbiati. Cosa non va nella nuova tassa sulle medicine

Secondo una ricerca condotta dall’Associazione nazionale dei farmacisti KNMP, sono praticamente quotidiani i comportamenti aggressivi dei clienti. Più della metà dei 700 assistenti intervistati, ha confermato infatti che gli avventori non capiscono la tassa di 6 euro per la consulenza sulle nuove ricette farmacologiche dei pazienti.

In realtà si tratta di un pagamento, quello dei 6 euro, prima incluso nel prezzo delle medicine, ma che dallo scorso anno risulta a sé state per direttiva del Ministero della Salute. Il problema, secondo quanto affermato a Nos da Chris Oomen, direttore di DSW Insurance, è che alcune farmacie impongono la tassa sulla consulenza anche quando non è necessario, perché nessun aiuto viene richiesto.

“Le lamentele arrivano quotidianamente”, continua Oomen, ma il vero problema sembra essere lo scontento tra gli assistenti farmacisti (il 78% degli intervistati da KNMP) presi a male parole dagli avventori, e l’incremento stesso dei comportamenti aggressivi nei clienti aumentato di ben cinque volte rispetto a due anni fa.

Ora la parola alla ministra della salute, Edith Schippers

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