Il dimissionario premier olandese Mark Rutte ha ribadito il completo diritto di Israele di difendersi dopo una riunione con i vicepremier e altri ministri per discutere della situazione in Israele e nei territori palestinesi. Rutte ha dichiarato che l’Olanda è sconvolta dalla situazione, con particolare preoccupazione per la comunità ebraica e ha annunciato un aumento delle misure di sicurezza per edifici ebraici come scuole e sinagoghe, senza specificare i dettagli esatti.
Rispetto all’Austria, l’Olanda non sospenderà l’assistenza finanziaria ai palestinesi. Rutte ha sottolineato che l’Olanda non finanzierà Hamas, definendola un’organizzazione terroristica ma ha anche evidenziato che i palestinesi a Gaza vivono sotto il controllo di Hamas da sedici anni e ha ribadito la necessità di distinguere tra i palestinesi comuni e l’organizzazione islamica.
Rutte ha affrontato le domande dei giornalisti riguardo all’atto simbolico di issare la bandiera israeliana spiegando che ciò è avvenuto presso tutti i ministeri, ma non in tutte le città olandesi. Il premier dimissionario ha sottolineato che non esiste una direttiva ufficiale riguardo alle bandiere straniere, ma ha giustificato l’atto dicendo che era un gesto minimo di solidarietà dopo il recente attacco a un festival in Israele, in cui sono state uccise 250 persone.
Sul tema delle manifestazioni pro-palestinesi che si sono svolte in diverse parti del paese nel weekend, Rutte non ha espresso un giudizio negativo ma ha sottolineato che l’Olanda è una società democratica che accetta il dibattito e le manifestazioni all’interno dei limiti della legge.