Jose Antonio, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons
Durante la visita del Primo Ministro Rutte alla premier italiana Meloni, entrambi i capi di governo hanno concordato su un impegno attivo nel fermare i migranti stringendo accordi con i paesi africani: in pratica, i due vorrebbero un “accordo con la Turchia” da stringere con i paesi africani.
L’UE paga il governo turco affinché accolga e integri i migranti ma l’esito dell’esperimento, introdotto nel 2016, ha sollevato mille interrogativi. “Faremo la nostra parte”, ha detto Rutte in conferenza stampa congiunta a Roma, dicendo alla Meloni di essere disposto ad andare con lei in Africa per parlare con i leader di quei paesi e convincerli a trattenere i migranti, dice NOS.
I due hanno anche convenuto che i trafficanti di persone che inviano imbarcazioni non idonee alla navigazione nel Mediterraneo saranno esaminati in un contesto europeo. L’Italia è più severa per le navi che soccorrono i migranti dal mare rispetto ai Paesi Bassi. Meloni ha imposto restrizioni alle organizzazioni umanitarie in una legge, consentendo loro di salvare e portare meno migranti in Italia. Rutte ha riconosciuto che ci sono differenze. “Italia e Olanda non saranno d’accordo su tutto”.
Rutte è stato ricevuto a palazzo Chigi ma l’opposizione in Olanda non ha gradito che il premier trattasse di migrazioni con un governo di estrema destra come quello italiano.
Tuttavia, nonostante l’ottimismo di Rutte e Meloni, un nuovo ‘accordo con laTurchia’ non è ancora accolto con entusiasmo alla Camera: i Paesi Bassi hanno cercato per anni di stipulare accordi di questo tipo con i paesi africani ma senza successo. Il sottosegretario Van der Burg è stato moderatamente positivo, sostenendo come sia necessario, con paesi come la Tunisia, garantire qualcosa in cambio dell’impegno a fermare i migranti.