Il numero di nuovi richiedenti asilo nei Paesi Bassi non è diminuito negli ultimi sei mesi, nonostante la promessa del primo ministro Rutte a novembre di ridurlo, scrive RTL sulla base di una sua ricerca.
A novembre, in un turbolento congresso del VVD, Rutte aveva promesso di “ridurre sostanzialmente” l’afflusso di migranti ma i dati del Ministero della giustizia mostrano che l’afflusso non differisce dagli stessi mesi dell’anno scorso.
Negli ultimi mesi sono state molte le consultazioni all’Aja e a Bruxelles, ma questo non ha portato a provvedimenti concreti: Rutte ha concordato in un vertice straordinario dell’UE di blindare meglio le frontiere esterne e di rispettare effettivamente i vecchi accordi in materia di asilo.
Intanto, la controversa legge che imporrebbe ai comuni di accettare il numero di richiedenti asilo deciso dal governo, deve ancora essere discussa da Camera dei Rappresentanti e Senato. Ma il governo non trova la quadra al cerchio: i liberal conservatori di Rutte, il VVD e i cristiano democratici CDA vogliono una linea durissima mentre D66 e ChristenUnie no.
Secondo una fonte ai vertici del governo, dice RTL, la migrazione è ‘la questione più difficile’ per il governo: se VVD e CDA impongono restrizioni, i rischi per la tenuta del governo sarebbero molti. Fonti de L’Aja sperano che gli accordi europei possano colmare la divergenza di opinioni nella coalizione. In pratica, per risolvere i suoi problemi, il governo olandese spera di “scaricare” la decisione finale sull’Europa.
Un accordo europeo sulla migrazione con la Tunisia, ad esempio, potrebbe ridurre l’afflusso. Inoltre, i paesi dell’UE potrebbero aumentare in modo significativo il budget di Frontex, la guardia di frontiera e costiera europea.
Non è chiaro, tuttavia, se un accordo europeo sia possibile.