Author: Jean Baptiste Paris Source: Flickr License: CC 2.0
Bill Viola, Rembrandt, Stedelijk Museum…i prossimi mesi si annunciano ricchi di mostre appassionanti, tra video-art in un’antica chiesa, quadri e stampe del maestro olandese e un viaggio nella storia del museo d’arte contemporanea di Amsterdam.
di Paola Pirovano
BILL VIOLA – De Nieuwe Kerk – fino al 10/04/2015
De Nieuwe Kerk prosegue la serie Masterpiece, cominciata nel 2011, con due opere dell’artista americano Bill Viola. Due installazioni video monumentali – Tristan’s Ascension (The Sound of a Mountain Under a Waterfall) e Fire Woman, entrambe realizzate nel 2005 – che fanno eco all’architettura gotica della Nieuwe Kerk e invitano alla contemplazione e alla riflessione. Questo è il senso delle Masterpiece series: mostrare dei capolavori – Rembrandt nel 2011, Andy Warhol nel 2012 e Francis Bacon l’anno scorso – che interrogano la religione e lo spirituale in quella che fu, appunto, una chiesa. Bill Viola (New York, 1951), probabilmente il più grande video-artist vivente, esplora “le visioni e i sogni che abbiamo dentro di noi”. E lo fa attraverso la potenza immensa degli elementi naturali – il fuoco, l’acqua, l’aria e la terra – e le grandi domande dell’uomo – la vita, la morte, l’aldilà, quello che è nascosto dentro di lui (noi).
LATE REMBRANDT – De Rijksmuseum – fino al 17/05/2015
Rembrandt continua a emozionare e stupire, anche nella sua terra d’origine. In collaborazione con la National Gallery di Londra, il Rijksmuseum dedica una grande retrospettiva al maestro del Secolo d’oro olandese concentrandosi sulla produzione degli ultimi anni (Rembrandt si spegne ad Amsterdam nel 1669). Gli ultimi anni sono puntellati di lutti familiari – la compagna, poi il figlio e la nuora – e di grandi difficoltà finanziarie: costretto a dichiarare bancarotta nel 1656, dovette vendere la sua collezione di opere d’arte, il materiale della stamperia e abbandonare la casa a Jodenbreestraat (oggi trasformata in museo). I suoi ultimi lavori mostrano però un artista ancora attivo: dalle opere esposte al Rijksmuseum – più di un centinaio tra quadri, disegni e stampe – emerge la volontà di continuare a sperimentare con la luce e il colore. Dei lavori non convenzionali e intimisti, poco conosciuti che illuminano la produzione del Maestro.
STEDELIJK IN THE WAR – Stedelijk Museum – fino al 31/05/2015
Recenti indagini sulla provenienza delle opere conservate allo Stedelijk Museum hanno portato alla luce delle storie incredibili: nell’Olanda occupata, gli Ebrei furono costretti a cedere le loro collezioni di opere d’arte; a Castricum – poco lontano da Amsterdam – fu costruito un bunker sotterraneo per proteggere i capolavori di circa 500 collezioni, tra cui quella della famiglia reale, degli eredi di Van Gogh e quella, appunto, dello Stedelijk; dei veri e propri “Monument’s Men” furono ingaggiati, dopo la guerra, per recuperare le opere rubate dai nazisti. Grazie a del materiale inedito – visibile in questa mostra – lo Stedelijk Museum ripercorre le storie che sono all’origine di una delle più grandi collezioni di arte moderna e contemporanea del mondo.