Il coprifuoco arriva in un momento in cui c’è una tendenza cautamente favorevole nei numeri Covid: lenta diminuzione del numero di contagi, con un aumento occasionale, e una vera e propria altalena di crescita e diminuzione dei numeri.
La nuova misura dell’avondklok è drastica e l’effetto del coprifuoco è imprevedibile, nonostante le richieste di prove concrete sulla sua efficacia. Per gli scienziati, un certo grado di incertezza, tuttavia, è normale, scrive NOS: Jaap van Dissel, direttore di RIVM, e Jacco Wallinga, esperto di modelli di calcolo presso l’Istituto di sanità hanno parlato con la tv di stato olandese.
Le informazioni contenute nell’intervista, chiarisce NOS, sono arrivate prima della notizia che AstraZeneca sta affrontando problemi di produzione e che la variante britannica del coronavirus potrebbe essere più letale della variante ‘normale’.
Mercoledì alla Kamer, Van Dissel ha illustrato gli effetti delle misure applicate fino ad oggi ma non ha parlato di quale sarà l’impatto di quelle nuove, si chiede NOS, e il direttore RIVM ha detto, allora, che “Elaborare previsioni è un po ‘più complicato […] aumenta anche l’incertezza. Il valore medio [delle cifre Covid n.d.r.] è quindi molto traballante, ma in netto aumento: quindi c’è una possibilità di un incremento significativo del numero di contagi e ricoveri. Volevo comunicarlo chiaramente “.
Il consiglio OMT sul coprifuoco prevede un possibile calo dell’indice R dall’8 al 13%. Troppo poco per andare sotto all’indice R della varietà britannica che è 1,3 (100 persone ne contagiano altre 130), inferiore a 1, dice NOS.
Wallinga spiega che “Stiamo rallentando la terza ondata in modo da beneficiare maggiormente di un effetto stagionale. Questo effetto non è certo, ma è plausibile. Allo stesso tempo trarremmo maggior beneficio dalle vaccinazioni. Se non riusciamo a ottenere un maggior rispetto delle misure, né per rallentare la nuova ondata e non possiamo essere sicuri dello sviluppo dell’immunità, allora non resta che accelerare le vaccinazioni “.
Van Dissel mette il rispetto delle misure in cima alla lista: convincere chi ha dei dubbi e sottolineare l’urgenza del rispetto delle misure. E il coprifuoco, oltre ad avere un impatto pratico, dà il senso dell’urgenza: i contagi del Covid “classico”sono in calo ma il timore è l’esplosione di una pandemia -versione britannica- nella pandemia.
Wallinga non osa dire se le misure attuali possano essere, effettivamente, efficaci per cambiare i comportamenti delle persone: in UK i provvedimenti stanno funzionando ma sono molto più rigorosi che in NL.
Secondo Van Dissel deve tornare il senso di urgenza: durante la prima ondata c’erano le immagini di Bergamo, ora la cosa viene vissuta in maniera diversa. NOS chiede allo scienziato se i cambiamenti frequenti nei consigli scientifici non abbiano provocato incertezza; secondo Van Dissel, nel mondo scientifico è normale aggiustare posizioni e consigli sulla base delle nuove scoperte ma le conseguenze in politica non sono altrettanto “parte di una dialettica”: vengono percepite, al contrario, come scarsa chiarezza.
Se la variante britannica sembra rispondere agli anticorpi di chi ha contratto il primo Covid, le mutazioni apparse in Brasile e in Sudafrica non danno la stessa certezza. Per ora si sa poco, quindi il consiglio è di impedirne la diffusione a qualunque costo. E i vaccini, stanno funzionando? E’ presto per dirlo, aggiunge Van Dissel, ma da Israele -che ha quasi terminato la campagna di vaccinazione- potranno arrivare informazioni importanti sull’incidenza del virus su chi si è vaccinato.