Gli studenti che si sono profondamente indebitati a causa del sistema dei prestiti studenteschi non possono contare su un compenso maggiore di quanto promesso finora: il governo non vuole sborsare un cent oltre il miliardo di euro già messo a disposizione, dice NOS.
Oggi la Camera sta discutendo l’abolizione del sistema del prestito e la reintroduzione del basisbeurs eppure, gli studenti che hanno preso in prestito denaro nell’ambito del sistema che si vuole rottamare, con 27mila euro di debito, attendevano qualcosa in più dei 1.400 euro che il governo ha approvato per loro.
Ma i cristiano democratici CDA, partito di governo, sono perentori: anche se il sistema era sbagliato, il governo non sana i danni con effetto retroattivo.
Dal prossimo anno accademico, tutti gli studenti potranno nuovamente richiedere una borsa di studio di base di 274,90 euro (quando vivono fuori sede) e 110,30 euro (quando vivono a casa), secondo i piani del ministro Dijkgraaf (Istruzione). L’importo per gli studenti che vivono fuori sede aumenterà temporaneamente a causa dell’inflazione.
Chi si laurea entro 10 anni non deve restituire la borsa di studio di base e ci sarà anche una borsa di studio integrativa per gli studenti con genitori a basso reddito. La reintroduzione della sovvenzione di base può contare su un ampio sostegno alla Camera.