I leader dell’opposizione hanno incontrato il primo ministro Mark Rutte nel tentativo di sbloccare la situazione di stallo della riforma pensionistica.
Il segretario del partito laburista (Pvda), Lodewijk Asscher, ha dichiarato di attendersi un cambiamento di posizione da parte del governo sulla questione. Dello stesso parere il suo omologo del GroenLinks, Jesse Klaver.
I colloqui si erano interrotti a novembre quando i sindacati avevano abbandonato il tavolo, dicendo che il governo non era pronto a scendere a compromessi sull’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni entro il 2021.
I sindacati hanno, da allora, svolto una serie di scioperi e manifestazioni nell’ambito di una campagna per congelare l’età per lasciare il lavoro a 66 anni.
Inoltre, le associazioni dei lavoratori sostengono che la legge deve essere resa più flessibile per tenere conto dei lavori usuranti. Il ministro degli Affari sociali Wouter Koolmees ha detto la scorsa settimana di voler tornare al tavolo dei negoziati con sindacati e datori di lavoro, per risolvere l’impasse.
La perdita della maggioranza del governo nel senato la scorsa settimana si traduce nella necessità, per l’esecutivo, di trovare maggioranze alternative. Per questa ragione, dice la stampa olandese, i leader dei due maggiori partiti di opposizione sono stati invitati a colloquio.
“Gli esperti dicono che il sistema pensionistico olandese – un mix di pensioni statali (AOW) e regimi pensionistici aziendali – deve essere riformato per finanziare la necessità di garantire copertura al numero crescente di anziani con aspettativa di vita più lunga.