Rifugiati, tutti contro il piano del VVD

Il piano per l’emergenza rifugiati del VVD, che prevede l’obbligo per i richiedenti asilo di “registrarsi” presso i campoi profughi in Paesi limitrofi, ha ricevuto una tiepida accoglienza dall’Eurogruppo: sarebbe irrealizzabile, secondo l’Alto rappresentante UE per gli affari esteri Federica Mogherini.

Durante il dibattito parlamentare alla Tweede Kamer di oggi, 10 settembre, lo scetticismo ha lasciato il posto alle polemiche: sia l’opposizione, che ha bocciato il piano senza appello, sia l’alleato di governo, il partito laburista Pvda, hanno chiuso ogni spiraglio.

Proprio il Pvda, a sorpresa, ha abbandonato l’approccio diplomatico degli ultimi tempi, sul tema rifugiati, scegliendo lo scontro diretto con l’alleato: “Dobbiamo accogliere più rifugiti che possiamo” ha detto all’assemblea il leader Diederik Samsom, sostenendo che le strutture di accoglienza dei Paesi limitrofi alle zone di guerra sono al collasso e Libano, Giordania e Turchia non sarebbero disposti ad ospitare altri profughi.

Il sottosegretario alla giustizia Klaus Dijkhoff e il capogruppo alla camera del VVD, Halbe Zijlstra difendono il piano ma i numeri non ci sono: Pvda, D66, SP, Groenlinks, Partito per gli Animali e Christian Unie chiedono accoglienza mentre il CDA vorrebbe l’asilo vincolato strettamente all’emergenza. Per PVV e gruppo Klaveren/Bontes, invece, stop totale all’accoglienza di nuovi rifugiati e chiusura delle frontiere.

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