Rifugiati, Feda Amiri picchiato e maltrattato dai marechaussee sul volo verso Kabul?

Picchiato dai marechaussee, immobilizzato durante il volo Amsterdam-Kabul e abbandonato all’aeroporto della capitale afgana in stato confusionale: questo è il racconto di Feda Amiri, afgano residente da 20 anni in Olanda e colpito da un decreto di espulsione nel gennaio scorso, come riportato dal suo avvocato Bart Toemen. Al quotidiano Trouw, il legale ha sostenuto che l’uso della forza non è giustificato dalle resistenze all’espulsione. I marechaussee, come hanno sostenuto in un rapporto di servizio che il quotidiano ha visionato, applicano regole di ingaggio simili a quelle utilizzate per gli sfratti ovvero mantenere la sicurezza delle operazioni anche tramite l’impiego della forza fisica . Nella sua informativa alla Tweede Kamer, il sottosegretario alla giustizia Fred Teeven non aveva negato la possibilità dell’utilizzo di attrezzature per immobilizzare la persona fino a destinazione. Sempre secondo il Trouw, esisterebbe un secondo rapporto della polizia militare che non farebbe menzione dell’accaduto. La storia ha creato molta emozione nel Paese e dalle cronache locali del Brabante è diventato presto un caso nazionale.

Cover Pic: Pixabay

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