Uno scherzo di cattivo gusto? No. Nessuno scherzo, ma un’avvertimento che ricorda le tradizionali pratiche intimidatorie mafiose. Oggi nella campagna vicino Enschede, 12 teste di porco mozzate sono state ritrovate nel campo (Eschmarkerveld) dove sorgerà un nuovo centro per richiedenti asilo.
A darne notizia RTL secondo cui un account Twitter, in mattinata, aveva passato le fotografie delle teste d’animale accompagnate dalla scritta “Benvenuti nell’inferno di Eschmarkerveld” (Welkom in de hel van de het Eschmarke veld).
Als de democratie faalt dan worden mensen boos en wanhopig @Gem_Enschede @ADnl @tubantia @rtvoost @SBS6 @telegraaf pic.twitter.com/HpRYWowjx2
— retour afzender (@tothetrandje) 25 november 2015
Secondo un portavoce del Comune, si tratterebbe dello stesso slogan usato nel corso delle manifestazioni di AZC Alert Enschede, formazione xenofoba locale che da tempo porta avanti una campagna contro la costruzione del centro. La polizia sta ora indagando sull’accaduto, che rientra nel novero dei “crimini ambientali”, e per le autorità sarebbe accertato il collegamento tra quanto successo e l’arrivo previsto dei migranti.
Del resto ci sono precedenti che riguardano proprio la cittadina dell’Overijssel. A inizio mese sei persone sono state arrestate a causa di comportamenti inopportuni tenuti durante una protesta anti-rifugiati, tra cui saluti nazisti, attacchi verbali e fisici. Qualche giorno prima, alcuni membri del movimento di estrema destra NVU avevano partecipato a un incontro organizzato dal Gemeente, in merito al centro per richiedenti asilo, creando disordini nel corso dell’assemblea. Infine il 2 novembre un dipendente comunale era stato accoltellato sei volte, a poca distanza da dove oggi sono state rinvenute le teste di maiale mozzate.
Insomma a nulla è servito l’invito alla calma lanciato dai leader politici il mese scorso. Da tempo i Paesi Bassi sembrano infatti sulla cresta dell’onda xenofoba: attacchi a sfondo razzista, assalti in stile KKK ai centri per rifugiati, barricate nelle strade per impedire l’arrivo dei migranti, auto di consiglieri municipali bruciate, lettere minatorie e via dicendo.
A fare da cornice, le prime manifestazioni olandesi della formazione islamofoba Pegida e l’ascesa senza precedenti del partito anti-immagrazione PVV, mai come oggi popolare nei sondaggi e, in caso di votazione anticipata, vicino alla maggioranza assoluta dei saggi.