RIFUGIATI Abolito il sussidio per il rimpatrio di Mongoli e Kosovari. E il ministero chiama in causa l’Europa

Il “bonus-rimpatri” per i rifugiati Mongoli e Kosovari che, dopo aver richiesto asilo nei Paesi Bassi, optano per il rientro volontario nel paese d’origine è stato azzerato per odine del Ministero di Sicurezza e Giustizia.

Secondo quanto riportato in mattinata dal Volkskrant, il sottosegretario Dijkhoff avrebbe deciso i tagli per la presenza di possibili irregolarità nello stesso sistema di finanziamento.

Il “premio”, al quale si accede solamente con specifici requisiti, comprende un biglietto aereo e una somma di denaro fino a un massimo 3 250 euro. Soldi, almeno in linea teorica, per facilitare il processo di reinserimento e sostenere eventuali iniziative dei migranti nei paesi d’origine.

Ma proprio verso i più “volenterosi” verranno chiusi i rubinetti. Stando alle statistiche della IOM, nei Paesi Bassi i Mongoli sarebbero infatti il gruppo con più rimpatriati da inizio anno (277), mentre i Kosovari uno di quelli più in crescita (da 58 a 285 richieste in un anno).

E se il Ministero impone austerità, l’Ufficio Rimpatri si limita a richiedere l’intervento dell’Europa per coordinare il “sistema rimpatri” a livello sovranazionale. Che a quanto pare dal governo olandese, di fondi, ne arriveranno sempre meno.

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