Le autorità fiscali olandesi hanno lanciato una decina di anni fa come -uno dei primi paesi del mondo- un sistema di ispezioni basato sulla “fiducia”: il monitoraggio orizzontale. Per aziende e autorità fiscali consiste, sostanzialmente, in un metodo in consultazione per ottenere una dichiarazione dei redditi migliore.
Come racconta il quotidiano Trouw, l’ufficio delle tasse svedese avrebbe imitato questo modello, ma con scarsi risultati. Le aziende hanno rifiutato di partecipare e l’ulteriore introduzione del nuovo modello di supervisione ha subito uno stop. Ricerca estensiva sull’argomento, è stata condotta dall’accademica svedese Lotta Björklund Larsen dell’Università di Linköping.
“Intorno al 2010, giravano alle conferenze fiscali internazionali storie di successo di vigilanza orizzontale olandese”, ha detto Björklund Larsen. Secondo la ricercatrice, le autorità fiscali svedesi hanno voluto sperimentare questa moderna forma di supervisione. Gli ispettori svedesi avrebbero quindi chiesto ai loro colleghi nei Paesi Bassi di spiegare loro i profili di questo esperimento.
Mentre il monitoraggio orizzontale è stato introdotto quasi silenziosamente nei Paesi Bassi dal 2005, in Svezia ha portato con sè proteste: secondo molti, questo meccanismo creerebbe in maniera arbitraria, due categorie di aziende: una che ottiene accesso diretto al fisco accettando il modello di monitoraggio, e magari un trattamento migliore, e quella che ne è esclusa. In pratica, dice il Trouw citando l’economista svedese Robert Påhlsson, questo sistema favorirebbe accordi a porte chiude tra il governo e le società. Accordi stretti in questo modo, finirebbero per aumentare le disuguaglianze perchè, in maniera arbitraria, possono portare il fisco a “chiudere un occhio” su episodi di evasione.
In Svezia, il voto finale negativo al progetto è arrivato con una lettera di 25 aziende, dice ancora Trouw: le imprese hanno annunciato che non parteciperanno allo schema pilota, perchè non garantisce la riservatezza delle trattative e, semplicemente, non è conveniente.
In questo momento, solo un’azienda svedese sta usando il controllo orizzontale. Questo rende il progetto, secondo il ricercatore Björklund Larsen, un flop. “La Svezia è un paese in cui la trasparenza e l’uguaglianza sono fortemente ancorati alla legislazione”
Molti contribuenti vorrebbero contatti informali con le autorità fiscali, ma noi non possiamo farne una politica ufficiale, avrebbe concluso l’accademica svedese. “Nei Paesi Bassi”, ha detto ancora a Trouw, è comune per le imprese trattare con le autorità fiscali. In Svezia non vogliamo un sistema che potrebbe portare ad una cultura di negoziazione “, dice.