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Ricerca del governo: abolire IVA su frutta e verdura costa e ha 0 impatto

L’abolizione dell’aliquota IVA per gli ortofrutticoli incontra ogni tipo di obiezione pratica e legale e, inoltre, non ha quasi alcun effetto. Lo si evince da una ricerca commissionata dal governo, dice NOS.

Le persone non inizieranno improvvisamente a mangiare più frutta e verdura se l’IVA/BTW passa dal 9% allo 0; circa il 4% dei consumatori ne comprerà di più e rispetto ai redditi bassi, i redditi alti spendono di più in frutta e verdura e beneficeranno quindi maggiormente di una riduzione delle tasse.

L’introduzione costerebbe tra 0,5 e 1 miliardo di euro, non fosse altro che per le mancate entrate fiscali. Inoltre, il governo dice di avere difficoltà a classificare con precisione quali prodotti dovrebbero rientrare nella griglia “frutta e verdura”; se includere anche scatolame o pastorizzati.

L’aspettativa è che la riduzione dell’IVA comporterebbe molto lavoro, sia durante l’attuazione che durante il controllo. Tuttavia, questa riduzione nasce dall’accordo di coalizione di VVD, D66, CDA e ChristenUnie. L’idea alla base era che una riduzione dell’IVA dal 9 allo 0 percento avrebbe incoraggiato i consumatori a mangiare in modo più sano.

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