Author: Wammes Waggel Source: Wikipedia License: Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Cresce la preoccupazione degli insegnanti rispetto alla possibile riapertura delle scuole a maggio; l’idea del Governo di ripartire a maggio, infatti, è considerata utopica e difficilmente applicabile.
La settimana scorsa, il Primo Ministro Rutte ha ventilato l’ipotesi di un graduale a scuola a partire da maggio, nel caso in cui l’emergenza Coronavirus risulti sotto controllo. Sono in fase di valutazione una serie di misure che renderebbero più sicura la permanenza a scuola, come ad esempio la divisione delle classi in gruppi meno numerosi. Una delle maggiori perplessità riguarda il mantenimento delle distanze di sicurezza di 1,5m.
Come fa notare l’associazione professionale AOb sulla base dei risultati emersi da un sondaggio tra 5000 insegnanti, i provvedimenti previsti dal governo non tengono conto della complessità dell’ambiente scolastico. Non è solo la distanza di sicurezza a preoccupare ma, in generale, la difficoltà nel far rispettare tutte queste norme che, già per gli adulti, sono spesso complicate.
Secondo AOb, molti insegnanti vedono questa decisione del Governo come un esperimento, e ritengono che non sia una buona idea riaprire le scuole finché la situazione Coronavirus non sarà più chiara. A tal proposito, l’Istituto nazionale per la salute pubblica e l’ambiente (RIVM) dovrebbe a breve pubblicare uno studio in merito alla trasmissione del virus da parte dei bambini.
Tale studio sarà ripreso durante il prossimo aggiornamento del Governo rispetto al lockdown, programmato per il prossimo 21 aprile.