Secondo il rapporto annuale del Planbureau voor de Leefomgeving (PBL), i Paesi Bassi non stanno raggiungendo gli obiettivi energetici europei rafforzati. Il rapporto Klimaat- en Energieverkenning (KEV) evidenzia che il governo olandese deve compiere ulteriori passi per ridurre il consumo di energia e raggiungere gli obiettivi ambientali stabiliti dall’Unione Europea, scrive NOS.
Il rapporto rileva che il passaggio dalla teoria alla pratica delle misure ambientali rimane insufficiente, con ostacoli come la carenza di personale qualificato e la scarsità di alcune risorse materiali. Il governo aveva già introdotto 120 misure aggiuntive l’anno scorso in risposta alle conclusioni del rapporto PBL dell’anno precedente, che aveva rilevato il mancato adeguamento della politica ambientale.
Per quanto riguarda la riduzione del consumo energetico, il PBL sostiene che il governo deve fare ulteriori sforzi, specialmente a causa degli obiettivi più stringenti imposti dalla crisi energetica successiva all’invasione russa dell’Ucraina. Tuttavia, alcune misure adottate in precedenza stanno contribuendo positivamente a questo obiettivo, come il progressivo abbandono delle abitazioni con scarso isolamento termico, l’installazione di pompe di calore ibride e i risparmi nell’industria.
Nel settore delle energie rinnovabili, il rapporto indica che l’Olanda sta compiendo progressi notevoli grazie a nuovi piani volti a incrementare la quota di energia rinnovabile. Questo progresso è attribuito all’installazione di pannelli solari sui tetti, alla costruzione di aerogeneratori e all’uso crescente di biocarburanti.
L’obiettivo olandese attuale prevede che il 38% del consumo energetico totale provenga da fonti rinnovabili, ma con le attuali misure del governo, questa percentuale oscilla tra il 32% e il 42%, rappresentando un aumento del 4% – 8% rispetto all’anno precedente. Il rapporto afferma che l’obiettivo è raggiungibile.
