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Relitto del Rooswijk, le correnti marine rendono possibile il recupero. Gli archeologi: “Ora o sarà troppo tardi”

Un team di archeologi olandesi ed inglesi è al lavoro per estrarre la Rooswijk (imbarcazione utilizzata al tempo della Compagnia delle Indie Orientali ed affondata nel 1740 all’altezza del banco di sabbia Goodwin Sands a largo della regione inglese del Kent, ndr.) dai fondali marini. Come riportato dalla BBC, questa sarà la più grande operazione di recupero di un’imbarcazione originalmente appartenente alla compagnia commerciale olandese.

Secondo gli archeologi, all’interno dell’imbarcazione si nasconde molto probabilmente un tesoro fatto di monete di oro e di argento, il ritrovamento potrebbe essere inoltre molto utile per scoprire informazioni in più sulla storia commerciale europea.

L’operazione di recupero è stata resa possibile solo adesso perché l’anno scorso le correnti marine hanno spostato abbastanza sabbia da rendere il relitto più accessibile. “La Goodwin Sands è stata nei secoli un’area insidiosissima per le imbarcazioni, ora è un forziere per gli archeologi. Il rapido spostamento della sabbia, oltre a rendere il sito più accessibile, lo rende anche più vulnerabile ed è per questo che l’operazione di recupero è diventata più urgente che mai“. Nell’ultimo anno di esplorazioni, gli archeologi hanno prelevato dal relitto alcuni oggetti e nelle prossime immersioni sarà possibile entrare all’interno del magazzino dell’imbarcazione.

L’operazione di recupero del relitto è parte del progetto Rooswijk1740, finanziato e guidato dalla Cultural Heritage Agency of the Netherlands. Il governo olandese sta inoltre lavorando in collaborazione con la British Heritage Agency Historic of England la cui archeologa Alison James ha così dichiarato: “Relitti come il Rooswijk sono come capsule del tempo che offrono una vista unica sul passato”.

 

https://www.youtube.com/watch?v=cxqj94iJxfI

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