Stientje van Veldhoven, kamerlind in quota D66, ha chiesto alla Camera Bassa che l’anno nuovo inizi in maniera più laica. Secondo la parlamentare, infatti, la tradizionale perifrasi olandese “bij de gratie Gods” (per Grazia Divina), apposta ogniqualvòlta il re firma nuove leggi, sarebbe una chiara violazione della separazione tra Stato e Chiesa.
D66 wil van gratie Gods af – Dit is de Dag https://t.co/WZzTlFC791
— Stientje v Veldhoven (@SvVeldhoven) January 8, 2016
“La sovranità nei Paesi Bassi risiede nel popolo, non in Dio”, ha dichiarato van Veldhoven ad ANP, “Gli elettori votano per i rappresentati del popolo, che fanno le leggi in loro nome. Un processo legislativo che dovrebbe essere neutrale nella nostra democrazia, ma che la frase ‘per grazia divina’ collega alla religione.”
Dopo la riforma costituzionale del 1983 è possibile modificare il rituale con il quale vengono scritte le leggi, ricorda infine la parlamentare, specificando che quello del D66 non è un attacco alla religione ma una questione di correttezza istituzionale.