REFUGEEDAY Quando i migranti eravamo noi; nella giornata mondiale del rifugiato, una giornalista italo-olandese racconta per il Volkskrant la storia della sua famiglia siciliana

Quella che la giornalista italo-olandese Gabriella Ader racconta al Volkskrant, in un servizio pubblicato proprio nella giornata mondiale del migrante, è una storia che “noi” italiani conosciamo molto bene, perché  è la nostra storia; ed  è allo stesso tempo una storia che appartiene alla reporter olandese. Nella lunga inchiesta pubblicata dal quotidiano di Amsterdam, la Ader viaggia per la Sicilia attraverso i luoghi dove vivono zii e cugini, parla con loro dell’emergenza in corso e dei sentimenti di un popolo, quello siciliano, che conosce ed ha conosciuto bene l’emigrazione ed ora deve fare i conti con il disastro del Mediterraneo e con l’afflusso costante di individui in fuga da guerra e poverta’.

Racconta Gabriella Ader, che la sua famiglia  è emigrata negli anni ’60 nei Paesi Bassi dalla provincia di Ragusa, trovando lavoro in una fabbrica di Rotterdam; proprio da Ragusa parte la sua indagine che la porta alla ricerca di parenti ed amici sparsi per l’Isola, a Catania e quindi a Palermo, per sentire la voce di chi vive la quotidianita’ di quella che e’ ormai una vera e propria terra di transito. Il racconto  è molto equilibrato, e per quanto parli di vicende ben note agli italiani, ha il pregio di descrivere in maniera accurata ai lettori olandesi una realta’ che ha fatto irruzione sulla stampa nazionale solo di recente.

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