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Il più grande Primark dei Paesi Bassi ha aperto a Rotterdam, ma non tutti ne sono contenti, scrive Rijnmond.I 7500 metri sono su Coolsingel ,di fronte al Bijenkorf e al The Sting.
La catena di vendita al dettaglio ha avuto un anno difficile: il fatturato negli ultimi sei mesi è diminuito di 1,7 miliardi di euro rispetto a un anno prima e lo store non ha operato online. Ma la pratica di Primark non piace agli attivisti ambientalisti di Extinction Rebellion.
Il gruppo pensa che l’arrivo del negozio sia una cosa negativa sia per le persone che per l’ambiente: mentre gli attivisti sincronizzavano i passi di danza con la musica, gridando “il fast fashion è tossico!”, dice Rijnmond, hanno inscenato una coreografia di protesta per sottolineare che il costo contenuto dei capi di Primark finisce per ricadere su chi produce quei capi e sull’ambiente: “Un nuovo Primark è l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno. Il fast fashion riguarda lo sfruttamento delle persone e della natura ed è uno dei principali motori del cambiamento climatico”.
Ma i rivenditori del centro città non sono particolarmente interessati a questioni etiche: secondo loro, i 300 posti di lavoro della catena irlandese sono sufficienti a giustificarne la presenza.