Thierry Baudet è stato l’unico politico nazionale ad aver organizzato comizi, ignorando le misure Covid, e l’unico ad aver flirtato con negazionisti e anti-misure. Il suo FvD, praticamente cancellato dopo una crisi lacerante a base di chat omofobe e antisemite, è risorto dalle ceneri e ha concluso la corsa elettorale agguantando 8 seggi e portando così in parlamento radicalismo di destra, complotti e posizioni discutibili.
Tra gli eletti, Wybren van Haga, immobiliarista e già deputato VVD, che si è caratterizzato in campagna elettorale per “fake news” su vaccinati morti in Israele (senza prove). E poi entra in parlamento con FvD l’autista di Pim Fortuyn, Hans Smolders e Freek Jansen, ex leader della giovanile del partito e autore dei messaggi antisemiti che hanno scatenato la crisi interna al partito di Baudet, scrive Dion Mebius su Volkskrant. “Ma Baudet ha continuato a sostenerlo: è stata la ragione diretta dell’esplosione di FvD nel novembre dello scorso anno”. Antisemita o no, ora è deputato.
E poi è stato eletto Gideon van Meijeren, ex militare e attivista per la causa dei boeren, che lo scorso anno ha preso parte ad alcune delle manifestazioni con i trattori: crede che il governo stia togliendo terre ai boeren per farci parchi eolici oppure centri per richiedenti asilo.
L’ottavo deputato è Pepijn van Houwelingen, che sotto lo pseudonimo di Vossius, ha scritto un romanzo nel 2009 in cui esaltava la discriminazione contro le minoranze etniche, ha rivelato NRC, e difendeva il Terzo Reich “preferibile alla nostra società attuale perché almeno serviva a uno scopo più elevato”.