Un rapporto della Commissione Europea, promuove con riserva l’economia olandese. Lavoro, mercato immobiliare ed investimenti sono le voci passate al microscopio dai tecnici dell’UE. Nel documento di 70 pagine, vengono passati al setaccio alcuni tra i temi chiave dell’economia continentale, proiettati sulla situazione olandese. Luci ma anche ombre sulle prospettive di lungo periodo.
Il mercato del lavoro
Crescono stipendi e occupazione ma la disoccupazione di lungo termine e l’incertezza per i contratti non permanenti, rimangono elementi preoccupanti. Soprattutto la frammentazione del mercato del lavoro e le difficoltà di freelance e lavoratori con concontratti a termine, secondo Brussel, possono rappresentare un fattore di instabilità che rischiano sul lungo periodo di minare lo stato di buona salute del sistema economico olandese.
Il tasso di disoccupazione scende al 6,8%, dal 7,2% del 2014 ma il sistema mostra diverse ombre, sottolinea il rapporto; sono marcate, infatti, le differenze nell’occupazione per età, sesso e origine etnica. Soprattutto i rifugiati, e i migranti UE rischiano di non godere del trend positivo nazionale.
Il mercato immobiliare
Se da un lato, il rapporto sottolinea l’allineamento del mercato immobiliare alle raccomandazioni dell’UE, che da tempo chiedono ai Paesi Bassi un sistema più “market oriented”, soprattutto nel settore controllato, dall’altro le raccomandazioni dell’Europa si orientano verso il superamento del sistema di detrazione degli interessi sui mutui, il più generoso tra i paesi dell’Unione. Un accenno anche alla questione degli affitti sociali, dove gli esperti UE rilevano l’eccessiva percentuale di inquilini ad alto reddito in abitazioni ad affitto controllato.
Male ricerca e sviluppo
Nonostante il buon livello di istruzione generale e lo standard educativo di livello internazionale, i Paesi Bassi non brillano per gli scarsi investimenti privati in ricerca e sviluppo (R&D) aggravati dal declino di quelli pubblici.