Durante l’incontro con Wang Yi, in visita in Olanda, il ministro degli Esteri Stef Blok ha espresso preoccupazione per il trattamento degli uiguri in Cina. “È proprio a causa della nostra stretta relazione che possiamo anche discutere questioni su cui non siamo d’accordo”, ha detto Blok.
Gli uiguri nei Paesi Bassi sono molto preoccupati per quello che sta accadendo ai loro parenti nello Xingjiang e per le pressioni che le autorità cinesi stanno esercitando su di loro. Il Pubblico Ministero olandese (OM) ha ricevuto 24 segnalazioni da 58 persone diverse nei Paesi Bassi. Queste riferiscono che il governo cinese oltre a violare i diritti umani in patria sta esercitando pressioni su di loro con chiamate e richieste di informazioni.
“Gli uiguri contattati nei Paesi Bassi si sentono spinti a fornire le informazioni richieste, per paura che succeda qualcosa ai loro parenti”, ha detto il Ministro olandese. “I giornalisti affermano anche che le chiamate sono state fatte direttamente dal governo cinese esortando gli uiguri in Olanda a tornare in Cina.
Il Pubblico Ministero ha deciso di non avviare un procedimento penale sulla base di queste segnalazioni, nonostante i reati denunciati siano punibili ai sensi del diritto penale olandese. Continuando l’OM afferma che l’accusa richiederà informazioni concrete e prove legali e convincenti; il che significa che dovrà essere condotta un’indagine penale approfondita con la cooperazione della Cina.
Collaborare però significherebbe dover condividere informazioni con le autorità cinesi sulla natura e il contenuto dell’indagine, compresi i nomi e i recapiti dei giornalisti e dei possibili testimoni in Cina (solitamente i parenti dei giornalisti).
“Questo è altamente indesiderabile data la natura dei rapporti e la precaria posizione degli uiguri in Cina”, ha detto il ministro olandese.
Blok ha sollevato la questione con la sua controparte cinese durante il loro incontro. Non si conosce esattamente quello che è stato detto e quale risposta abbia ottenuto. Il comunicato dice solo che Blok “condivideva le sue preoccupazioni sulla situazione degli uiguri”.
I ministri hanno anche discusso degli sviluppi della situazione a Hong Kong. Blok si è detto preoccupato per gli arresti dei rappresentanti e dei giornalisti, per il rinvio delle elezioni e per il National Security Act.
La discussione ha toccato anche altri argomenti, come l’importanza della cooperazione verso “una ripresa sostenibile dell’economia mondiale” dopo la crisi del coronavirus.