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Questione armena, il governo manderà un rappresentante per le commemorazioni. Ma continuerà a “non definirlo” genocidio

Un membro del governo olandese parteciperà alla commemorazione del genocidio armeno a Erevan il prossimo aprile. Lo ha annunciato l’esecutivo sostenendo, tuttavia, che la presenza ufficiale non vorrà dire che l’Olanda ha riconosciuto il genocidio armeno ha detto la ministra della cooperazione Sigrid Kaag alla  Tweede Kamer.

Secondo la ministra, assistere alla commemorazione significa solo mostrare rispetto “per i terribili eventi del 1915” come i ministri partecipano alle commemorazioni sul passato coloniale olandese, ha aggiunto la Kaag.

Non è ancora noto chi prenderà parte alla giornata, dice NOS. I Paesi Bassi hanno inviato funzionari di grado non elevato per rimarcare la controversia nella definizione della questione.

La camera ha riconosciuto da poco il massacro armeno come genocidio con l’intento, spiega Sjoerd Sjoerdsma, deputato D66 e grande sostenitore della mozione, di favorire la riconciliazione tra turchi ed armeni.

Ma su questa vicenda, il D66 è spaccato: la ministra Kaag continuerà a riferirsi alla “questione del genocidio armeno”, sottolineando che non esiste una risoluzione vincolante del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, né una sentenza di un tribunale internazionale che chiami quello che è accaduto oltre un secolo fa un genocidio. 

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