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Pubblicare indirizzo email per ritorsione: il parlamento vuole sia reato. Ma i dubbi sono molti

Diffondere l’indirizzo di qualcuno online con lo scopo di intimidire, pratica nota come doxing, potrebbe presto diventare un reato: un’ampia maggioranza parlamentare in Olanda sosterrà un disegno di legge per vietarlo  ma i partiti hanno molte domande sull’applicabilità, secondo un’inchiesta di NOS.

Oggi pomeriggio verrà discusso il disegno di legge e per quanto ci sia una maggioranza, dei dubbi rimangono: al momento, non sempre è possibile agire se l’indirizzo privato di un agente, scienziato, giornalista o qualcun altro viene condiviso online per intimidire perché la semplice pubblicazione dei dati personali non è punibile.

Anche D66 è favorevole alla legge, ma l’indirizzo di molte persone si trova su internet, sul sito della Camera di commercio, quindi non basta un divieto semplice.

Per il partito liberale,  i dati dovrebbero essere protetti in modo che solo i gruppi professionali possano accedere a queste informazioni e non chiunque: “Dobbiamo garantire che sia meno facile per i malintenzionati ottenere i dettagli degli indirizzi, ad esempio, di giudici, avvocati, giornalisti e scienziati”.

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