I negozi non essenziali sono stati aperti in diverse città olandesi per protestare contro le misure Covid. È stato il caso, tra gli altri, di Bussum e Sittard.
A Bussum alcuni negozi, in realtá, si sono limitati alla protesta: si poteva accedere per una tazza di caffé ma non per acquistare. Diversi negozi sono statu aperti nel centro della città di Sittard e nelle vetrine dei negozi erano appese scritte che recitavano: “Sì! Siamo aperti! È un nostro diritto!”. Anche i negozi di Roermond hanno fatto entrare i clienti.
Jo Bormans, proprietario di Bormans Fashion Shoes a Sittard, che ha aperto il suo negozio alle 09:30, ha detto ad RTL: “Nei negozi belgi hanno un fatturato di oltre il 30% grazie agli olandesi. È inaccettabile”. Il gestore si riferisce a un servizio del quotidiano HLN, dove si parlava dei grandi affari fatti dai belgi, grazie al lockdown olandese. Gli imprenditori di Anversa hanno affermato di aspettarsi decine di punti percentuali di fatturato extra lì.
Nei giorni scorsi sono rimasti aperti anche i negozi nella città di Urk, dove nessuna sanzione è stata ancora elevata, ha detto il comune.