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“Propositions n. 8: I Wanna Be Adored”, le minacce fasciste del nostro secolo

Inaugurato nel 2017, il programma BAK Fellowship si pone come spazio d’avanguardia, dedicato all’apprendimento, alla ricerca e alla creazione artistica. Un ambiente unico che unisce spazi politici e performance, rivolto ai professionisti olandesi e internazionali che si occupano di arte contemporanea, teoria e attivismo. E anche quest’anno, BAK presenta con orgoglio la sua idea: Propositions n. 8: I Wanna Be Adored (il Remix antifascista). Si tratta di un programma serale di performance, musica, installazioni e danza previste per questo sabato e domenica.

Un epilogo diverso pensato appositamente per questo programma di ricerca, che ha visto gli studiosi interrogarsi su alcune delle questioni più importanti del nostro tempo. In particolare, combinando approcci collettivi e individuali, i ricercatori hanno indagato tutte quelle tendenze fasciste, solo apparentemente scomparse; abitudini silenti e sottili (a volte anche più sfacciate) che minacciano di riemergere nella nostra realtà politica e sociale.

Proposition n. 8: I Wanna Be Adored (il Remix antifascista) si propone come una sorta di sintesi degli studi condotti negli ultimi dieci mesi. Ma con una particolarità: quella di concretizzarsi in un’esperienza artistica, trasformado la ricerca in qualcosa di più fruibile.

Mentre la società richiede alle nostri menti una performatività quasi robotica, la nostra natura ci fa conoscere la pressione, l’ansia e il trauma. In questa gabbia sociale, l’umanità esige una rivoluzione olistica, necessaria per ritrovare la strada della libertà. Così le esperienze collettive diventano la strada percorribile per affrontare le problematiche dei nostri tempi, stimolando sentimenti ormai dimenticati: l’ospitalità, la generosità e l’unità.

Dal punto di vista artistico, Propositions # 8: I Wanna Be Adored rappresenta un palcoscenico insolito, in cui si incontrano realtà estremamente diverse. Organizzazioni collettive, scuole artistiche, gruppi di studio e ballerini, infatti, sono tutti parte integrante dell’evento.

Ma perché proprio Propositions n. 8: I Wanna Be Adored? Il titolo non è casuale, ma prende spunto dal brano della band The Stone Roses “I Wanna Be Adored”. Nel tentativo di abbattere le barriere, questo titolo permette di ridisegnare il rapporto tra artista e club, abbandonando uno sguardo isolante troppo approssimativo.

Questo evento si fonda sull’amore per l’umanità. Non c’è alcuna selezione né pregiudizio, ma tutte le categorie sociali e tutte le tipologie di persone possono essere accolte. Inoltre, l’iniziativa è una boccata d’aria fresca per tutti coloro che si sentono soffocati dal peso delle oppressioni sociali”.

Tra le performance previste: Zumbi Somos Nos e Emancipatory Significance of Provincialization.

A cura di Thiago de Paula Souza, il primo affronta il tema della discriminazione razziale con un approccio multidisciplinare. Interventi artistici, discussioni pubbliche e critiche sociali, infatti, si fondono in unico spazio.

In particolare, i protagonisti di “Zumbi Somos Nos” sono i membri del collettivo brasiliano Frente 3 Fevereiro. Nato dopo l’assassinio del giovane studente nero Flavio Sant’Ana, il gruppo è divenuto un’icona della lotta al razzismo. La performance diventa, perciò, un’occasione per discutere sui pregiudizi che ogni giorno i giovani brasiliani di colore devono subire, vittime del gioco di potere delle autorità locali.

A cura di Katayoun Arian, “Emancipatory Significance of Provincialization”, è una playlist che funziona come una sorta di compilation di elementi diversi. Un mix di clip vecchi e nuovi, che parlano di politica, di arte, di storia ed espressioni artistiche. Se nei primi troviamo la politica Hannah Arendt e la scrittrice di fantascienza Octavia Butler, i secondi descrivono le insurrezioni odierne. Come anticipa già il nome, Katayoun Arian si sofferma soprattutto sui movimenti femministi e su azioni politiche emancipatrici, come esempi di attività antifasciste.

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