Un grafico che mostra l’impennata di infezioni da coronavirus, paragonando i casi di Italia e Olanda, è diventato virale sul web: guardando le cifre, sembrerebbe che la progressione di infezioni e di decessi nei due paesi segua un trend identico ma a distanza di circa due settimane.
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L’Olanda, insomma, starebbe osservando -con 15 giorni di anticipo- cosa potrebbe accadere anche qui. Ma secondo RTL, nonostante la suggestiva somiglianza, ci sarebbero differenze sostanziali tra i due casi: “Per fare un confronto tra i paesi, sarebbe necessario “salire” nella sequenza temporale di un paese, fino a quando sono stati registrati i primi casi”, scrive sul suo sito RTL. “Ma perché questa immagine confronti la situazione del 16 marzo nei Paesi Bassi con quella del 29 febbraio in Italia non sembra esserci una buona ragione che lo spieghi”.
Misschien hebben we ons met dat ene staatje toch een beetje te veel laten opnaaien dit weekend?https://t.co/iLFJHASFfE pic.twitter.com/M6JoOSppdq
— Hans Nijenhuis (@HansNijenhuis) March 23, 2020
Partendo a ritroso e scegliendo altre date, i risultati sono molto diversi, scrive ancora RTL, supportata da conclusioni simili di AD. Accostando i dati, ad esempio, dalla morte del primo paziente, la situazione in Italia e Paesi Bassi sarebbe molto più favorevole a questi ultimi, con la linea dei decessi molto più lenta in Olanda.
Ha poco senso il numero effettivo, scrive ancora RTL, perchè i parametri utilizzati sono diversi da Paese a Paese: in Corea del Sud, ad esempio, i tamponi sono a tappeto mentre in Olanda vengono eseguiti solo su alcune categorie di persone.
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In Italia, scrive ancora RTL, la popolazione è più anziana che in Olanda “ed è proprio questo gruppo che sembra essere il più vulnerabile al virus”. La maggior parte delle persone decedute ha più di ottant’anni. E in quella fascia di età troviamo molti italiani: 7,2 per cento in Italia ha più di 80 anni. Nei Paesi Bassi, solo il 4,6 per cento della popolazione ha più di 80 anni.
Inoltre, esistono anche gap culturali: le famiglie, in Italia, tradizionalmente vivono di più a contatto che nei Paesi Bassi; per questo motivo, è più elelvata la possibilità che persone positive contagino le fasce a rischio.