Prodotto alimentare “ingannevole” dell’anno? Il succo di frutta Healthy People
Foodwatch assegna i “Gouden Windei”
Healthy People al mirtillo e lampone non ha, in realtà, nè mirtillo nè lampone ma solo succo di mela e di uva, ovvero due ingredienti molto più economici dei frutti di bosco. Questi ultimi sarebbero presenti in una percentuale del 12% il primo e addirittura, appena dell’1% l’altro. Foodwatch, organizzazione olandese che promuove l’alimentazione di qualità, ha “premiato” cosi il prodotto di Healthy People con il riconoscimento di “bevanda più fuorviante del 2016”.
Cosi, Healthy People si è aggiudicata il -non proprio prestigioso- titolo di società con marketing più “fuorviante”, assegnato ogni anno da Foodwatch a quelle compagnie, che ingannano i consumatori spacciando alcuni prodotti per qualcosa di completamente diverso. L’associazione di consumatori presenta le “nomination” seguite poi dal voto popolare; quest’anno i votanti al Gouden Windei sono stati 24mila.
Healthy People ha raccolto il maggior “dissenso” da parte della giuria, con ben il 36% dei voti: oltre alla pubblicità ingannevole, la bevanda contiene una quantità di zuccheri di gran lunga superiore a quella della Coca-Cola. Di salutare, insomma, questo succo di frutta ha solo il nome
Al secondo posto si è posizionato un “big”, la Red Bull, per la pubblicità rivolta ad atleti e soprattutto ai giovani, quando recenti studi hanno al contrario dimostrato come apporti ben pochi miglioramenti alle prestazioni sportive,.
Il terzo posto è toccato a Optimel, lo “yogurt virtuale”: pubblicizzato come yogurt greco, al gusto di noci e miele. Peccato non contenga nessuno dei tre ingredienti.
Nel 2015 ha vinto il succo di frutta ai mirtilli di Albert Heijn, l’anno prima la bevanda Capri-sun. Tra le multinazionali, Unilever è la più “premiata”: nel 2013 con Becel pro-active e nel 2011 con il pane in cassetta “Blue Band Goede Start Witbrood”.
Sjoerd van de Wouw di Foodwatch, dice in un comunicato stampa: “Una scelta consapevole e responsabile è spesso minata dalle informazioni fuorvianti delle società. Il governo dovrebbe intervenire. Così Nvwa rigetta anche esplicitamente i rapporti di imballaggi ingannevoli da prendere in considerazione “.
I succhi di frutta non esistono
Il succo di frutta è diventato un prodotto di fantasia -dice Foodwatch- quando un succo, che la legge prescrive debba essere al 100% di frutta, finisce per esserlo all’87%. E di frutta diversa da quella pubblicizzata. Però la legge non dice nulla sulle percentuali, spiega ancora il comunicato, cosi basta la presenza di “una goccia” di un certo frutto affinchè si possa definire con quel nome.