Processo Wilders/ Update – La difesa fa politica in tribunale

6 esperti non sarebbero abbastanza, secondo Jan Knoops, avvocato di Geert Wilders: per la difesa, sarebbe inquietante il rifiuto di diversi testimoni per timori di ritorsioni e rischi per l’incolumità. Contestualizzare, è la linea di Knoops, che chiede al tribunale di inserire le frasi di Wilders all’interno del dibattito politico nazionale. Obiettivo del legale è dimostrare che le frasi del leader populista non sarebbero incitamento all’odio ma constatazione di una realtà oggettiva.

La prima tranche del processo al capo del PVV, si è chiusa con un’arringa della difesa che cita il caso di due politici nazionali del Pvda, il segretario e vicepremier Diderik Samsom e il presidenteHans Spekman del partito laburista olandese, che avrebbero pronunciato frasi discriminatorie all’indirizzo della comunità marocchina, senza per questo finire alla sbarra. In uno dei casi citati, Hans Spekman, sarebbe stato oggetto di un’indagine da parte della pubblica accusa che concluse, tuttavia, il procedimento con un non luogo a procedere. Knoops si chiede allora, perchè due pesi e due misure con Wilders.

L’udienza aveva avuto inizio con un pesante scontro tra la difesa e la corte a proposito della memoria difensiva filtrata alla stampa, e pubblicata sul quotidiano AD. Jan Knoops ha chiesto con veemenza alla corte di sospendere il procedimento e di avviare un’indagine che possa far risalire al responsabile della fuga di documenti. In caso contrario, avrebbe detto l’avvocato, il procedimento è viziato in partenza. Nonostante le accuse di temporeggiamento da parte del tribunale, in seguito alla richiesta di Knoops di sospendere il processo, il legale ha proseguito con le sue richieste.

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