Oggi e domani il Parlamento olandese discute dei piani per il Prinsjesdag: il primo giorno si sono svolti interventi dei leader dei partiti, domani sarà il turno di Rutte. Il dibattito si concentrerà principalmente sulla capacità di acquisto ed è influenzato dalle prossime elezioni, dice NOS.
Il CDA, il partito cristiano democratico, si mostra favorevole all’aumento del salario minimo, ma lo considera rischioso: il leader del partito, Henri Bontenbal, sottolinea che gli economisti avvertono che tirando un filo si muove tutto. Questo include imposte, sussidi, prezzi e altri effetti economici. “Abbiamo preso in considerazione tutti gli effetti?”, si chiede Bontenbal.
Jesse Klaver, che parla per GroenLinks-PvdA, chiede a Bontenbal perché il Parlamento dovrebbe aspettare per prendere misure, considerando i problemi di molte persone. Bontenbal fa notare lo status dimissionario del governo e si chiede se prendere tali decisioni sia “democraticamente corretto”. “Cosa stiamo facendo qui?”, si chiede Klaver.
La maggior parte dei partiti politici nei loro programmi elettorali per le elezioni della Tweede Kamer del 22 novembre ha menzionato l’aumento del salario minimo. Attualmente è di 13 euro l’ora. Aumentare questa cifra significa non solo un aumento del reddito per chi guadagna poco ma anche un aumento delle prestazioni sociali.
SP, GL-PvdA e PvdD vogliono portare il salario minimo a 16 euro all’ora; CU vuole arrivare a 18 euro all’ora entro il 2028. BVNL vuole arrivare a 14 euro ma non vuole aumentare i sussidi disoccupazione. Volt vuole iniziare con un aumento a 14 euro e poi vedere come procedere. BBB vuole anche un aumento graduale ma non specifica l’importo.
Anche VVD, PVV e CDA non specificano un importo, ma vogliono comunque aumentare il salario minimo. JA21 è finora l’unico partito che non vuole un aumento. Secondo questo partito, un salario minimo più alto aumenterebbe ulteriormente la spirale dei salari e dei prezzi, rendendo tutto più costoso.