A partire dalla prossima domenica, non verrà più estratto gas dall’area di Groningen a causa del rischio di terremoti. Solo i giacimenti di gas nel Mare del Nord continueranno a fornire una quantità significativa di gas olandese. La maggior parte di quello utilizzato nei Paesi Bassi proviene ora dall’estero.
In seguito alla guerra in Ucraina, non arriva più gas tramite il gasdotto dalla Russia, dice NOS, Di conseguenza, l’Olanda dipende principalmente da quello della Norvegia e dal gas liquefatto (LNG) dagli Stati Uniti e dal Medio Oriente.
La quantità totale di gas importato nei Paesi Bassi è superiore a quella utilizzata perché l’Olanda funge da paese di transito: una parte del gas passa attraverso la Germania e il Belgio per proseguire poi in Europa.
In conseguenza delle sanzioni alla Russia, la capacità di importazione di gas liquefatto da altre parti del mondo è stata notevolmente ampliata: ad esempio, il Terminal Gate a Rotterdam è stato allargato e la capacità del nuovo terminale galleggiante nella Eemshaven è stata ulteriormente aumentata, dice NOS.
Tuttavia, il gas importato nei Paesi Bassi non è adatto direttamente per fornelli e caldaie olandesi perchè a basso potere calorifico. Per questo motivo, spiega NOS, Gasunie aggiunge azoto al gas importato: questo lo rende simile al gas di Groningen per composizione ed è adatto per cucinare e riscaldare le case.