Sfruttamento di esseri umani, falsificazione e partecipazione a un’organizzazione criminale: le accuse contro tre dipendenti di PostNL Belgio, tra cui l’amministratore delegato Rudy Van Rillaer, non mentono. Oggi, la camera del consiglio belga deciderà se i tre, attualmente in carcere, saranno detenuti più a lungo. Cosa sta succedendo, si chiede NOS.
Nel novembre dello scorso anno, i media fiamminghi HLN e VTM hanno pubblicato un’inchiesta che ha suscitato molto scalpore in Belgio: Il giornalista Joppe Nuyts ha lavorato sotto copertura come corriere presso PostNL Belgio per diverse settimane, durante il periodo molto intenso del Black Friday e delle festività.
-->
Nuyts ha mostrato con una telecamera nascosta come i subappaltatori dell’azienda guidassero senza patente, lasciando lavorare i minori per un numero di ore di gran lunga superiore al massimo consentito dalla legge. Una vera e propria schiavitù moderan, diceva il giornalista.
Dopo la trasmissione, l’ispettorato fiammingo ha fatto irruzione in diversi depositi PostNL contemporaneamente e ha scoperto che i subappaltatori avevano diversi autisti che lavoravano più a lungo di quanto previsto nel loro contratto e venivano pagati in nero.
-->
In seguito al blitz, il deposito perquisito è stato sigillato e la consegna di migliaia di pacchi è stata sospesa.
Da allora, sarebbe stata una vera e propria slavina: PostNL belgio aveva messo in piedi un vero e proprio sistema di sfruttamento: parlare di casi isolati, insomma, non è più possibile. All’inizio di questa settimana, la polizia belga ha quindi fatto nuovamente irruzione in tre sedi PostNL.
Nove persone di PostNL sono state arrestate. Tre di loro sono ancora in carcere, compreso l’amministratore delegato.
-->
PostNL è una società olandese quotata in borsa. In una lettera ai clienti si parla di “un’azione aggressiva” del sistema giudiziario belga “estremamente intimidatoria”.
PostNL afferma di aver collaborato alle indagini e che non sono stati individuati abusi rilevanti o strutturali nel modo di lavorare. Secondo PostNL, le accuse non sono mai state pubblicate ufficialmente: “Questo rende difficile difenderci contro di loro”.
Il pubblico ministero di Mechelen, responsabile delle indagini, informa il NOS di non voler commentare ulteriormente. Tuttavia, sottolinea che la ricerca si concentra sull’intero settore e non solo su PostNL. Ad esempio, anche DPD e GPS devono fare i conti con blitz e chiusure di depositi a causa di abusi.