1200 ristoranti a Bruxelles potrebbero chiudere definitivamente nei prossimi mesi, in parte a causa delle nuove misure anti-Covid.
Il presidente della Federazione dell’Industria della Ristorazione di Bruxelles (FHB), Philippe Trine, ha dichiarato che il settore teme un’ondata di bancarotte in autunno. Sei stima che almeno il 30% dei ristoranti chiuderà definitivamente. Per i sindacati, addirittura il 40%.
“Molte attività stavano già vivendo tempi difficili, ma l’introduzione delle nuove misure non ha fatto che peggiorare la situazione. È un disastro”, ha dichiarato Trine lunedì.
“Ora che le persone possono uscire per andare a mangiare solamente con i membri della loro bolla sociale, per certi ristoranti è impossibile tenere aperto. Alcuni hanno chiuso temporaneamente, altri hanno detto che chiuderanno per le vacanze sapendo che non riapriranno mai più.”
Ristoranti, “baraques à frites” (specializzate in patatine fritte) e fast food sono tra le vittime delle misure anti-Covid. Ma le piccole attività con un massimo di quattro dipendenti saranno le più colpite.
Barbara Trachte, rappresentante del Segretario di Stato per la transizione economica, ha detto a BRUZZ che “sta seguendo la situazione da vicino”. Tuttavia, lo stato del settore sarà chiaro solamente a settembre, quando i locali dovranno fare un bilancio della loro attività dopo alcune settimane con un numero di clienti ridotto. Da settembre, il governo di Bruxelles renderà disponibili dei prestiti a caffetterie e ristoranti.
In luglio, l’agenzia di collocamento Acerta ha riportato che “il 69,5% dei dipendenti full-time” ha dovuto far fronte a una “disoccupazione temporanea” in questo settore e “solo 1 lavoro su 3 per studenti è ancora disponibile”. Secondo l’agenzia, le caffetterie e i ristoranti sono stati colpiti molto più duramente rispetto a hotel ed altre strutture. In particolare, le caffetterie hanno visto perdite enormi a causa della pandemia. “Era un settore in crescita prima del coronavirus”.