Le quattro noti di fuoco all’Aja? Per il sindaco è solo colpa del caldo; e del Ramadan. Il razzismo e la violenza delle forze dell’ordine? Non esisterebbero, secondo Jozias van Aartsen, semmai il problema sarebbe il mercato del lavoro. 1 morto, 300 arresti e 3 notti di disordini, per il sindaco dell’Aja non avrebbero nulla a che fare con i rapporti tesi tra forze di polizia e giovani musulmani ed antilliani.
Le critiche da Twitter non si sono fatte attendere e i pezzi polemici puntano invece il dito in altra direzione; secondo Murad Ouari, presidente di un comitato di quartiere a Schilderwijk, su Vrij Nederland, la questione etnica sarebbe eccome un problema: la polizia, infatti, contribuirebbe attivametne a tenere alta la tensione, perseguitando i giovani turchi, marocchini ed antilliani. Fermi di polizia e macchine perquisite, infatti, sarebbero all’ordine del giorno. Secondo Ouari, anche se il sindaco nega esista una cultura razzista nel corpo di polizia della città, la prassi quotidiana che vivono i residenti direbbe altro.