Wilders è nuovamente nei guai per le sue uscite ma questa volta, ad aprire un’indagine per istigazione all’odio è un pubblico ministero austriaco. A marzo, il leader del PVV si era recato in visita a Vienna per tenere un discorso all’assemblea dell’FPO, l’ estrema destra populista ed anti-islam austriaca, alleata in Parlamento Europeo anche della Lega di Salvini e del Front National di Marine Le Pen. Durante l’intervento, Wilders aveva usato i suoi “soliti” toni contro i musulmani e contro il Corano, scatenando le ire di un’organizzazione islamica locale, che aveva sporto denuncia. Come riporta il Telegraaf, il tribunale austriaco incaricato di vagliare la posizione del leader populista olandese, non può dire quanto durerà l’indagine: in Austria, l’incitamento alla violenza contro una fede religiosa, può costare fino a due anni di carcere.
Wilders ha : “Nessuno mi tapperà la bocca. La verità va detta”