Dopo il tentativo fallito dello scorso anno, Geert Wilders ha annunciato nella giornata di ieri, 15 giugno, che formerà un nuovo gruppo parlamentare al Parlamento Europeo.
Secondo quanto riportato da Nos, il Partito della Libertà (PVV) siederà a fianco del Front National di Marine Le Pen, del partito indipendentista fiammingo Vlaams Belang, dell’austriaco FPÖ e della nostrana Lega Nord.
Assieme i partiti conterebbero 37 parlamentari, ben oltre la soglia minima dei 25 quindi, mentre mancherebbe ancora la varietà geografica: per un gruppo parlamentare servono infatti rappresentanti da almeno un quarto degli stati membri (almeno 7, allo stato attuale).
Secondo quanto riportato da diversi quotidiano internazionali però, due parlamentari polacchi del partito di estrema destra KPN avrebbero già aderito al gruppo, assieme a Janice Atkinson, fuoriuscita dall’inglese UKIP nel marzo scorso a seguito del coinvolgimento in un’indagine per frode che polizia britannica sta ancora svolgendo.
La stessa Le Pen ha annunciato oggi il nome del neonato blocco euroscettico, Europe of Nations and Freedoms (ENF), mentre ancora poco chiara rimane la partecipazione o meno al gruppo del discusso partito ungherese Jobbik, da alcuni definito la destra neo-nazista d’Ungheria.
Geert Wilders ha annunciato su Twitter, brindando assieme alla controparte francese, la “buona notizia e il momento storico” che rappresenta la formazione di un nuovo fronte di estrema destra all’interno del Parlamento Europeo. Intervistato dalla BBC poi, il politico più minacciato d’Olanda ha definito la giornata di ieri come l’inizio della nuova “Resistenza Europea”.
Certo è che molti avranno qualcosa da ridire in proposito.