L’ispettorato del lavoro avrebbe discriminato dei lavoratori stranieri durante l’ispezione ad un cantiere di Amsterdam West nel 2011; questa è la conclusione a cui sono giunti i giudici del Raad van Staad, il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso del datore di lavoro di un gruppo di operai “di colore” ai quali gli ispettori avevano chiesto i documenti sospettando si trattasse di immigrati irregolari. La ragione che avrebbe spinto i funzionari del ministero ad identificare questi ultimi sarebbe stata il colore della pelle: i lavoratori irregolari, sono spesso “con capelli scuri e pelle nera” avrebbe scritto un ispettore. Per la corte è discriminazione, vietata dall’art.1 della costituzione. Il ministero sarà ora costretto a pagare una penale di 12000 euro.
Il D66, scrive RTL, avrebbe chiesto conto al ministero; secondo il deputato Steven van Weyenberg, per un imperdonabile comportamento dell’ispettorato, un imprenditore che sfrutta manodopera irregolare non dovrà pagare alcuna sanzione.