Ricordate il “minder, minder, marokkanen“ ai supporter in tripudio, che Geert Wilders pronunció all’uscita delle proiezioni per le amministrative del 2014? Era una serata che aveva consacrato l’ascesa del D66 e messo in calce risultati attesi. Il PVV di Wilders, che aveva corso solo ad Almere e all’Aja, riusci’ grazie ad un’uscita shock a monopolizzare l’attenzione: cosa effettivamente volesse dire quel “meno marocchini!” gridato dai supporter populisti e la risposta “lo faremo” è stato a lungo oggetto di dibattito nell’arena politica ed ha guadagnato al Geert nazionale un processo, l’ennesimo, per istigazione all’odio. Se lo è chiesto anche Ahmed Aboutaleb, sindaco laburista di Rotterdam, nato in Marocco e certamente “allochton” che in Olanda ricopre il piú importante incarico pubblico, nel corso di un’intervista al programma televisivo Zomergasten:
Cosa voleva dire Wilders con “lo faremo”? Cosa faranno? La societá ha diritto di sapere quali piani ha in mente.” ha detto il sindaco di Rotterdam. E riferendosi alla sua storia personale, Aboutaleb ha espresso preoccupazione perché gente come il padre e la madre, immigrati nei Paesi Bassi negli anni ’60, si sentono esclusi da un paese dove hanno investito la loro vita. Aboutaleb è la voce piú prestigiosa dell’islam democratico olandese ad essersi espressa contro il radicalismo. Ma Geert Wilders non è rimasto a guardare: con un Tweet ha risposto al sindaco di Rotterdam invitandolo a prestare maggiore attenzione. Nel video, girato qualche tempo fa, Wilders parlava alla stampa spiegando cosa intendesse per “meno marocchini”: via la nazionalitá ai terroristi con doppio passaporto, stop all’immigrazione dai paesi islamici e politiche per favorire il reimpatrio. A supporto delle sue tesi, il leader populista cita la sovrarappresentazione dei cittadini di origine marocchina nelle statistiche sul crimine.