La “nuova rotta” continentale per raggiungere il Regno Unito, si e’ spostata a nord, da Zeebrugge in Belgio ma soprattutto dai porti olandesi di Hoek van Holland e Ijmuiden, rispettivamente, aree portuali nei pressi di Rotterdam ed Amsterdam. La crisi del Mediterraneo ha congestionato la breve tratta tra Calais, nel nord della Francia, e Dover, a sud dell’Inghilterra, dove la forte pressione di migranti che cercano di raggiungere l’isola cercando un nascondiglio nei furgoni merci, ha raggiunto livelli mai visti prima d’ora. L’intensificazione dei controlli di frontiera -che hanno allungato in modo esponenziale i tempi di attesa- e la denuncia di aggressioni da parte degli autotrasportatori, hanno fatto preferire a diverse compagnie la “rotta olandese”. L’opzione, tuttavia, non è indolore: Hoek van Holland, dista ben 330km dal porto francese e l’attraversamento, con destinazione Harwich, richiede circa 7 ore, a fronte dei 35 minuti impiegati sotto il tunnel della Manica; boom anche per la rotta Ijmuiden-Newcastle. Secondo NOS, l’incremento del traffico merci dal mese di giugno ad oggi per il porto olandese è stato del 15% e la stagione estiva, con passaggi ponte giá prenotati da mesi, ha contribuito ad esaurire praticamente ogni posto disponibile per la stagione.