POLITICA 4 partiti di opposizione accettano di discutere il piano di riforma fiscale

Quattro partiti di opposizione, hanno deciso di sedersi al tavolo con l’esecutivo, per discutere il progetto di riforma del sistema fiscale. I cristiano-democratici, viceversa, hanno optato per rimanere fuori dal dibattito e osservare gli sviluppi della trattativa. Oltre ai “Responsabili”, D66, SGPCU, anche il GroenLinks apre al governo che in questi giorni è stato al centro di polemiche per aver rifiutato un confronto pubblico sulla tematica del nuovo regime fiscale che dovrebbe andare a rimpiazzare la riforma del 2001. Il voto dei “Responsabili” però non basta piú; dopo i deludenti risultati del voto provinciale, che determina anche la composizione del senato, al Rutte II serve altro sostegno per raggiungere la maggioranza alla camera alta; il GroenLinks si è mostrato disponibile ma a patto che arrivi una comunicazione ufficiale dall’esecutivo e che il governo accetti un dibattito parlamentare, che dovrebbe tenersi martedi o mercoledi.

Nonostante il silenzio sul piano di riforma, le notizie trapelate parlano dell’abolizione del regime fiscale agevolato del 6%, che riguarda una fascia ampia di prodotti e servizi ed una devolution  di parte del prelievo fiscale. In arrivo, inoltre, tagli consistenti alle detrazioni ed un innalzamento del trattamento fiscale al 40% e 42%, dai 57 attuali a 65.000e annui. L’esecutivo, punta ad un taglio delle imposte per 5 miliardi di euro.

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