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Philips taglia posti di lavoro, 1100 in Olanda

Rosemoon, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Philips sta effettuando importanti tagli all’organizzazione: nei prossimi due anni, altri 6.000 posti di lavoro scompariranno in tutto il mondo, di cui 1.100 nei Paesi Bassi, ha annunciato la società di tecnologia medica con la pubblicazione dei suoi dati annuali.

Philips, orginaria di Eindhoven, ha subito una perdita di 1,6 miliardi di euro l’anno scorso e la nuova tornata di licenziamenti si aggiunge a quella dell’ottobre dello scorso anno: allora, andarono in fumo 4.000 posti di lavoro in tutto il mondo, 800 nei Paesi Bassi.

L’impatto più pesante, dice NOS, dovrebbe essere avvertito ad Amsterdam, presso la sede centrale, dove si trova, tra l’altro, il centro di innovazione.

In totale, l’azienda ora impiega circa 80.000 persone, 11.000 delle quali lavorano nei Paesi Bassi. Questa riorganizzazione è necessaria per ridurre i costi, afferma la multinazionale: il nuovo CEO Roy Jakobs si era insediato da soli nove giorni a ottobre quando sono stati annunciati i licenziamenti.

La situazione che ha avuto il maggiore impatto su Philips è stato l’importante richiamo di dispositivi per l’apnea: milioni di attrezzature per la respirazione notturna sono stati richiamati e sostituiti in tutto il mondo a causa di particelle di schiuma potenzialmente dannose per la salute.

Più di un anno fa, almeno 185 persone nei Paesi Bassi avevano dichiarato di soffrire di problemi di salute che potrebbero essere stati causati dai dispositivi difettosi.

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