Terme romane ad Heerlen
Photo: TimeTravelRome – Wikipedia
Il fatto che gli oggetti archeologici si trovino sotto terra è dato da tutti per scontato. “Scavi” e “archeologico” sembrano praticamente sinonimi. E nessuno immaginerebbe mai un archeologo senza cappello (o casco antinfortunistico), stivali e pennello per spostare la polvere o la terra. E invece, il fatto dei ritrovamenti sotterranei ha una spiegazione e un motivo precisi.
In un programma a Radio 1 di VRT l’archeologo di Bruges, Frederik Roelens, spiega che in passato le persone erano “semplicemente pigre”: nel caso di una recente scoperta di una muraglia del XVIII secolo in un giardino nello Zeeland, il terreno si è accumulato sopra l’antica struttura nel corso del tempo.
Roelens dice che gli antichi abitanti non avevano l’opzione di demolire una muraglia o altri oggetti ingombranti come faremmo oggi, soprattutto per l’assenza di tecnologia che consentisse la rimozione professionale di oggi. Invece, allora, gettavano semplicemente della terra sopra di essi. L’assenza di servizi di smaltimento dei rifiuti come li conosciamo oggi significava che l’opzione più facile era bruciarli o seppellirli sotto terra.
La natura ha anche un ruolo, perché il terreno si accumula naturalmente nel tempo, spostato dal vento o da altri fattori.