Un’inchiesta di RTL evidenzia quanta differenza si riscontri nel mercato unico alimentare europeo: non c’è dubbio che alcuni prodotti identici costino di più in un paese che in un altro; Picnic, il supermercato online, vende -ad esempio- in Olanda prodotti con etichetta tedesca. Li le verdure in scatola HAK costano meno e a quanto sembra, anche altri prodotti.
“Quello che HAK può dire a riguardo è che i prezzi al consumo sono determinati individualmente da tutti i supermercati in patria e all’estero, HAK svolge un ruolo molto limitato in questo. HAK è autorizzato a fornire solo consigli limitati e non vincolanti “, ha detto un portavoce alla tv olandese.
Ma i prezzi praticati dei supermercati dipendono, ovviamente, dai prezzi di acquisto praticati dai produttori. HAK non vuole dire nulla al riguardo: “Non rilasciamo alcuna dichiarazione su accordi individuali con i nostri acquirenti (supermercati) in considerazione della sensibilità competitiva di queste informazioni”, afferma HAK.
Il concorrente Unilever è un po’ più loquace, dice Rtl: secondo il colosso alimentare, ci sono molti fattori che causano differenze di prezzo tra i paesi.
Inoltre, dice Unilever, anche il modo in cui le cose sono organizzate nel supermercato causa differenze. Ad esempio, i prezzi nei supermercati nei Paesi Bassi sono più alti che in molti altri paesi, ma questo è poi (in parte) compensato dagli sconti. Di conseguenza, il prezzo medio che i consumatori in Olanda pagano è inferiore al prezzo sullo scaffale.
In altri paesi, come la Germania, i prezzi base sono spesso più bassi, ma lì fanno molto meno sconti. Il confronto dei prezzi di base uno contro uno fornisce un’immagine distorta, afferma Unilever.
L’esperto di vendita al dettaglio Laurens Sloot dice a RTL: “Fino all’anno scorso, i Paesi Bassi erano uno dei Paesi più economici. Le differenze di prezzo mostrate da Picnic sono vere, ma sono selettive. Al contrario, ci sono anche molti prodotti molto più economici nei Paesi Bassi”.
