Per la figlia di Fatima non c’è posto, quella di Kim è la benvenuta: scuola primaria di Amsterdam nella bufera. Ma la direttrice si giustifica: un malinteso

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Stop a studenti “marocchini”. La denuncia arriva da Fatima (nome di fantasia) una donna olandese di minoranza etnica che si è vista rifiutare l’iscrizione della figlia. Anzi, sulla carta non c’era più posto ma dopo aver inviato alla scuola una seconda mail fasulla, a nome dell’olandesissimo Kim Schutte ha ottenuto immediatamente un colloquio.

A quel punto, ha raccontato la donna, ha deciso di scrivere di nuovo alla scuola con il suo nome vero, cercando di insistere ma la risposta è rimasta no. Il suo alter-ego fittizio, Kim, al contrario, ha ottenuto un appuntamento per dopo Natale.

Mourad Taimounti, presidente del partito DENK in consiglio comunale, ha richiesto un dibattito di emergenza su questo tema. A quanto pare, la discriminazione per l’iscrizione a scuola è un tema comune ma le prove spesso mancano. Questa volta, invece, le prove sono schiaccianti. Il consigliere comunale di DENK chiede l’introduzione di “mistery guests” anche per le iscrizioni a scuola.

Antoinette van Zalinge, direttrice della scuola incriminata, De Notenkraker afferma che si tratta di un malinteso: sarebbero partite due risposte diverse per errore. Fatima, ora, è la benvenuta e posto per la figlia è stato trovato. Anche se, per avere il via libera, c’è voluta la stampa e un’interrogazione in consiglio comunale.

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