Pegida, l’organizzazione razzista trans nazionale che dallo scorso hanno organizza in tutto il nord Europa cortei anti-Islam, sfilerà ad Amsterdam il 6 febbraio prossimo e il Comune ha reso noto, in settimana, di non voler proibire il corteo.
Nonostante le manifestazioni organizzate nel 2015, a Rotterdam ed Utrecht, si erano concluse con scontri e 46 arresti tra Pegida e movimenti antirazzisti, il sindaco della capitale, Eberhard van der Laan ha confermato ad AT5 che “Tutti hanno il diritto di dimostrare” e che un’eventuale contro-manifestazione (per altro già annunciata e della quale gli islamofobi avrebbero chiesto lo stop) verrà “gestita appropriatamente in modo che tutti possano far sentire la propria voce.”

Il portavoce del movimento nei Paesi Bassi, Edwin Utrecht, ha detto all’emittente che i fatti di Parigi hanno aumentato l’interesse nei confronti dell’organizzazione, mentre le violenze di Colonia sembrano aver fornito l’ennesima occasione di speculazione politica a Pegida, gli Europei Patriottici contro l’Islamizzazione dell’Occidente.
Certo l’annunciato ritrovo di Amsterdam manda un segnale chiaro: stiamo crescendo. Non è un caso che sulla pagina facebook di Pegida troneggi una richiesta di finanziamento che, in due settimane, ha raccolto ben 2310 euro. 1, 5, 10 €: anche poco è importante, dicono loro, per mantenere “un’Olanda libera” e per salvare “la nostra cultura e i nostri valori occidentali” da “decine di milioni di profughi.”
