Il ministro olandese dell’ambiente Stientje van Veldhoven ha dato il via alla costituzione di un Patto europeo sulla plastica. In principio il ministro ha stretto accordi con società olandesi e, successivamente, ha invitato i colleghi europei a seguirlo in questa iniziativa. Ad oggi, 15 paesi europei e 66 aziende hanno stretto una partnership impegnata a rendere tutti gli imballaggi in plastica riciclabili e riutilizzabili. Venerdì, il ministro presenterò il piano a Bruxelles, riporta NOS.
Nel 2017, l’Europa ha prodotto quasi 65 milioni di tonnellate di plastica, di cui un buon 40% era destinata all’imballaggio. Attualmente, solo il 30% dei prodotti in plastica è riciclabile in Europa; l’aggravante è che diversi tipi di plastica vengono ammucchiati tutti insieme, rendendo quasi impossibile la selezione e il riciclaggio. Il ministro Van Veldhoven in una dichiarazione rilasciata ha spiegato: se vogliamo raggiungere gli obiettivi degli Accordi di Parigi sul cambiamento climatico, dobbiamo considerare sia l’energia pulita che le materie prime pulite. La plastica è un materiale speciale, ed è utile perché aiuta a mantenere freschi gli alimenti. Ma non deve assolutamente contribuire alla “zuppa di plastica” che ci circonda.
Il Patto europeo sulla plastica entrerà in vigore nel 2025. Secondo l’accordo, inoltre, tutte le parti coinvolte si impegnano a ridurre l’uso della plastica di almeno il 20%. L’organizzazione ambientalista Greenpeace ha criticato il Patto: “È un’occasione mancata.” Un portavoce dell’organizzazione sostiene che l’accordo è troppo incentrato sul riciclaggio. Per affrontare il problema è necessario un cambiamento del sistema: la cultura dell’ “usa e getta” deve sparire. Greenpeace ha già lanciato campagne di sensibilizzazione contro l’inquinamento da plastica, ma tocca a noi impegnarci nel nostro piccolo per fare la differenza.
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