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I negozi, l’horeca e altri esercizi aperti al pubblico rimarranno molto probabilmente chiusi fino al 2 marzo, ricorda NOS, e con questi anche i parrucchieri. Questo è il messaggio che il governo annuncerà stasera durante una conferenza stampa. Ma con un lockdown che va avanti da metà dicembre, la richiesta di un taglio di capelli è ora in aumento.
Ai saloni non è consentito aprire le porte ai clienti ed è vietato anche il taglio a domicilio. Eppure al momento c’è molta richiesta di parrucchieri a casa, afferma Gonny Eussen, portavoce dell’organizzazione di categoria Anko. L’associazione crede che in molti si siano organizzati a casa.
Secondo Eussen, la pressione dei consumatori è grande: “I parrucchieri vengono regolarmente contattati.” Vieni a trovarmi, nessuno deve saperlo “, dicono”. L’organizzazione dei parrucchieri è “completamente” al taglio illegale, ma in parte capisce la soluzione domestica. Secondo Eussen, dice NOS, i parrucchieri sono rimasti vittime dell’ultimo pacchetto di misure: durante l’ultimo trimestre del 2020, molti non hanno potuto utilizzare il programma NOW (misura provvisoria di emergenza per l’occupazione).
“Dicembre è il mese di punta. È essenziale, ma metà di quel periodo i parrucchieri non hanno guadagnato nulla”, ha detto l’associazione.
I parrucchieri che tuttavia decidono di offrire i loro servizi spesso lo fanno tramite social media e Marktplaats.
Questo non è privo di rischi. I parrucchieri possono essere multati di 4000 euro se non rispettano le regole. Ma non è solo il parrucchiere a rischiare: anche il cliente rischia una multa pari a un decimo di tale importo, ossia 400 euro.