Mossack Fonseca, l’agenzia panamense al centro dello scandalo Panama Papers, ignorava l’identità di molti dei suoi clienti, società e multinazionali alla ricerca di legislazioni fiscali favorevoli. Un nuovo leak pubblicato dal quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung contiene 180 nuovi nomi olandesi, scrive Trouw, in un maxi file di ben 1,2 milioni di documenti contenenti dati fino alla fine del 2017.
Attraverso il Consortium of Investigative Journalists, Süddeutsche Zeitung ha condiviso le informazioni con oltre 100 giornalisti, compresi i reporter di Financieele Dagblad e Trouw nei Paesi Bassi.
I 180 nuovi nomi olandesi nei Panama Papers includono due pronipoti del fondatore di V & D Anton Dreesmann, un console onorario e un magnate immobiliare di Amsterdam. Il primo leak di Panama Papers nel 2016 conteneva oltre 500 nomi olandesi.
Le regole internazionali contro il finanziamento del terrorismo e del riciclaggio di denaro obbligano le istituzioni finanziarie a registrare l’identità dei soggetti con cui fanno affari.
Ma dopo la diffusione dei Panama Papers nel 2016, è emerso che Mossack Fonseca non sapesse chi fosse a capo di molte aziende nel suo portfolio. Questo è stato il caso del 70% dei 28.500 clienti di Mossack Fonseca nelle Isole Vergini britanniche e del 75 percento delle 10.500 aziende di comodo a Panama.