Gli ospedali nel Noord-Holland e Flevoland si trovano costretti a diminuire lo spazio dedicato alle terapie regolari del 20%. Non c’è spazio per i pazienti COVID, riporta NOS.
L’aumento dei casi di coronavirus sta mettendo a dura prova gli ospedali Olandesi, che si stanno preparando alla seconda ondata. Per questo gli ospedali stanno collaborando il più possibile con LCPS, il centro nazionale di coordinamento di assegnazione dei pazienti.
Mercoledì 30 Settembre LCPS ha iniziato a spostare pazienti da un ospedale olandese all’altro. “Trasferiamo tra i 15 e i 25 pazienti al giorno. Il più delle volte si tratta di pazienti clinici. Sono casi gravi ma che non necessitano ventilatori o terapia intensiva,” ha affermato Ernst Kuipers, responsabile della Rete nazionale degli operatori di terapia intensiva, a NU.nl.
Gli appuntamenti, operazioni e trattamenti considerati non urgenti sono rinviati. Gli ospedali stanno cercando di ridimensionare la loro capacità del 20%, ha annunciato il presidente di ROAZ, Yvo Roos. A differenza della prima ondata, l’Olanda è più preparata e gli ospedali continueranno a offrire cure di emergenza, ha aggiunto Roos.
Qualche ospedale nelle due province non ridimensionerà la capacità, inclusi Antoni van Leeuwenhoek e il Burns Center.
Lunedí 5 ottobre RIVM ha riportato 4,581 nuovi casi di Coronavirus in Olanda. 810 pazienti sono in ospedale e 177 si trovano in terapia intensiva. Dati preliminari dal RIVM mostrano 4581 nuovi contagi nelle 24 ore prima di lunedì alle 10:00, battendo il record del giorno precedente del 14%.
In Olanda al momento ci sono abbastanza pazienti Covid da riempire completamente due ospedali. Nonostante sia un numero preoccupante, Kuipers spiega che il sistema sanitario olandese è in una situazione migliore oggi di quanto non lo fosse a Marzo, quando la pandemia aveva appena raggiunto l’Olanda.
In totale, ci sono circa 700 pazienti in cura per il coronavirus negli ospedali olandesi. “Un grande ospedale regionale, in media, ospita dai 300 ai 400 pazienti. È l’equivalente di due grandi ospedali pieni di pazienti gravemente malati, e che hanno bisogno di terapie intensive 24 su 24, 7 giorni su 7”, ha detto Kuiper al giornale.